L’Unione europea è fondata sul principio dell’uguaglianza. A prescindere da sesso, razza, colore, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altro tipo, appartenenza a una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età o orientamento sessuale, hai il diritto alla parità di trattamento durante la ricerca di lavoro nonché nelle decisioni riguardanti promozioni, salario e orari di lavoro.
Siamo qui per supportarti e assicurarci che tu riceva un trattamento equo. Non c’è posto per le discriminazioni nel mercato del lavoro, che siano da parte del/la tuo/a superiore, del/la responsabile assunzioni o chiunque altro, e stiamo lavorando attivamente per porvi fine.
Perché bisogna intervenire sull’uguaglianza nell’UE?
di donne nell’UE si sentono discriminate sul posto di lavoro
delle persone con disabilità ha un lavoro, rispetto al 75% delle persone senza disabilità
delle persone LGBTI intervistate in tutta Europa ha subito discriminazioni o molestie
Come stiamo intervenendo?
di tutte le posizioni dirigenziali dovrà essere occupato da donne (in quanto genere sottorappresentato) entro la fine di giugno 2026 secondo una legge UE
di persone anziane hanno beneficiato del budget FSE tra il 2007 e il 2013
in investimenti del FSE+ contribuiranno all’uguaglianza di genere
Non dovresti avere difficoltà a ottenere un lavoro a prescindere da credo, età, disabilità, etnia, identità di genere o orientamento sessuale. L’UE ha una legislazione che impedisce ai datori e alle datrici di lavoro di discriminare in base a questi fattori.
- In quanto cittadino/a UE, hai il diritto alla parità di trattamento per quanto riguarda assunzione, condizioni di lavoro, promozioni, salario, accesso alla formazione professionale, pensioni aziendali o professionali e licenziamento. Le organizzazioni che si occupano di uguaglianza a livello dei singoli Stati possono aiutarti a far valere questi diritti.
Hai il diritto di lavorare senza preoccuparti di eventuali discriminazioni, di avere pari opportunità per quanto riguarda aumenti salariali e promozioni e di ricevere un trattamento rispettoso. L’UE è dalla parte delle persone discriminate e ha una legislazione che punta ad affrontare le pratiche ingiuste sul posto di lavoro. Il nostro scopo è di creare posti di lavoro nuovi e migliori, sempre in condizioni di inclusione e accessibilità.
- La legislazione dell’UE in materia di parità di trattamento definisce dei livelli minimi di protezione applicabili a chiunque viva e lavori nell’Unione europea.
- Puoi richiedere aggiustamenti ragionevoli se hai una disabilità e hai necessità di un adattamento del tuo posto di lavoro.
- La discriminazione sul lavoro nei confronti dei genitori (e in particolare delle madri) può iniziare durante la gravidanza. I genitori vengono visti come meno dediti al proprio lavoro, meno flessibili e meno affidabili. La legislazione europea contro la discriminazione include la protezione di lavoratrici in gravidanza o in periodo di attamento, nonché il diritto al congedo di maternità, paternità e parentale
- Le norme dell'UE sull'equilibrio tra lavoro e vita privata consentono ai genitori e a chi presta assistenza di conciliare meglio la vita lavorativa e quella familiare e promuovono una migliore condivisione delle responsabilità di assistenza tra donne e uomini.
- Dal 2000, l’UE ha vietato la discriminazione sul lavoro basata sull’età. Questo significa, per esempio, che il/la tuo/a superiore non può negarti promozioni o formazione a causa della tua età.
- Le regole UE sull’Equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società stabiliscono che le società quotate in borsa devono garantire che i membri del sesso sottorappresentato (al momento quello femminile) detengano almeno il 40% dei posti di dirigenza senza incarichi esecutivi, oppure il 33% di tutti i posti di dirigente.
Lavori sodo per creare e far crescere la tua attività. Hai il diritto di avere le stesse opportunità di qualsiasi altra azienda, non importa se grande o piccola. Le PMI sono la colonna portante dell’economia europea. Ecco perché portare le PMI sullo stesso piano delle grandi aziende in Europa è una delle priorità dell’UE.
- L’UE ha delle regole sulla concorrenza che sono pensate per garantire le condizioni di concorrenza leali ed eque. Alle grandi aziende è vietato utilizzare il loro potere contrattuale per imporre condizioni che renderebbero difficile fare affari con la concorrenza ai loro fornitori o ai loro clienti. Ciò aiuta a proteggere le piccole attività dall’essere eliminate dal mercato dalle grandi multinazionali.
- Affrontando problemi come le sfide del mercato del lavoro, la vita familiare e l’occupazione, puoi migliorare le condizioni di lavoro e rendere la tua attività più competitiva. Per raggiungere questi obiettivi, l’UE promuove il dialogo sociale nonché il dialogo tra datori/trici di lavoro e impiegati/e sia a livello nazionale sia europeo mediante il FSE+.