L’UE si impegna a garantire a tutti i cittadini e cittadine un salario minimo adeguato. Questo metterà ogni persona nella condizione di provvedere alla propria famiglia, aiutando a ridurre il divario retributivo di genere dal momento che un numero maggior di donne avrà accesso ad un salario minimo garantito.
Perché bisogna intervenire sui salari nell’UE?
di persone nell’UE nel 2018 erano lavoratori/trici a basso reddito
il salario minimo mensile più basso nell’UE
del salario minimo è necessario per pagare un affitto medio in alcuni Stati
Come stiamo intervenendo?
in meno rispetto al 2019 a rischio di povertà in UE entro il 2030
il tempo che gli Stati membri hanno a disposizione per adottare a livello nazionale la direttiva UE sul salario minimo
potrebbero beneficiare della direttiva relativa a salari minimi adeguati
Mentre stai cercando lavoro hai diritto a un’adeguata protezione sociale che ti garantisca un reddito minimo anche senza un impiego.
- L’UE fornisce delle regole comuni per promuovere i tuoi diritti alla sicurezza sociale durante gli spostamenti in Europa (i 27 Stati membri più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Scopri la legislazione di ogni Stato membro che determina i benefici a cui hai diritto.
- Se vieni licenziato/a dal tuo lavoro potresti avere diritto a un’indennità di disoccupazione, a seconda delle regole dello Stato in cui lavoravi.

L'Europa non accetta la discriminazione retributiva. Se stai svolgendo lo stesso lavoro di un/a collega, hai il diritto a ricevere lo stesso stipendio. Questo a prescindere da età, sesso, orientamento sessuale o etnia.
- Per garantire un salario dignitoso che ti permetta di provvedere in modo adeguato a te stesso/a e alla tua famiglia, l’UE ha approvato una nuova normativa relativa a salari minimi adeguati in ottobre 2022. Gli Stati membri hanno 2 anni per applicarla.
- Le regole UE sulla trasparenza salariale conferiscono a impiegati/e il diritto di richiedere informazioni al/la datore/trice di lavoro sul proprio livello salariale e su quelli medi, ripartiti per sesso, categorie di lavoratori/trici che svolgono lo stesso lavoro o lavoro di pari valore.
- Se hai lavorato in più di uno Stato UE, la tua pensione complementare è protetta.

Mentre stai lavorando sodo per costruire la tua attività, puoi avere la sicurezza che l’UE garantisce a lavoratori/trici autonomi il diritto alla protezione sociale e, una volta in pensione, a una pensione commisurata ai loro contributi.
- L’UE incoraggia gli Stati membri a garantire che i/le lavoratori/trici atipici/che (ad esempio temporanei, part-time, interinali o a chiamata) e autonomi/e possano accedere alle protezioni sociali relative a disoccupazione, malattia e sanità, congedo parentale e vecchiaia.
